La riapertura delle scuole è ormai vicina; infatti, a seconda della Regione di appartenenza, essa avverrà da lunedì 13 settembre a lunedì 20 settembre.
Questo breve articolo si rivolge ai genitori di bambini che inizieranno le scuole primarie (6 anni).
La scuola primaria rappresenta il primo vero contatto dei bambini non solo con la scuola in senso stretto ma anche con il mondo “esterno”. Un mondo differente da quello della scuola dell’Infanzia dove sì, è avvenuto il primo vero distacco dai genitori ma in un contesto ancora ovattato, in cui il bambino ha la possibilità di continuare a giocare e di iniziare a disegnare e a scarabocchiare. Attività importanti che vengono definite di pregrafismo.
Con l’inizio della scuola primaria cambiano le prospettive del bambino che può ed è chiamato a fare esperienze sia didattiche che relazionali intense.
La riapertura delle scuole, con la modalità in presenza, riveste un momento importante per tutti i bambini: quelli che inizieranno il primo anno ma anche per tutti gli altri.
Molti di noi ricordano il primo giorno di scuola elementare (allora si chiamava così) con tutta l’emozione che ci ha accompagnati. Ma anche i primi giorni delle altre classi erano carichi di aspettative: rivedere i compagni di classe, raccontare ai nostri migliori amici/ amiche cosa avevamo fatto durante l’estate, riprendere a giocare con loro e condividere i momenti della mensa, dei compiti, delle diverse attività.
E’ chiaro che il Covid e tutte le implicazioni e le procedure introdotte anche in ambito scolastico, ha comportato un grande cambiamento nella routine dei bambini
Se ne parla ancora troppo poco ma essi hanno sofferto insieme a noi, a modo loro, per tutto quello che è accaduto.
Pertanto, questo nuovo inizio deve, a maggior ragione, essere ancora più “accompagnato” dalle mamme e dai papà.
Qualche indicazione pratica:
– Se il vostro bambino deve iniziare a frequentare il primo anno, preparatelo al cambiamento.
Qualche giorno prima dell’inizio della scuola, portatelo a vederla dall’esterno. Guardate insieme l’edificio e commentate ad alta voce… il colore, è grande, è piccola, ha del verde intorno in cui giocherai con gli altri bambini, non è lontana da casa…
– Spiegate che sarà un momento importante perché sta crescendo. Fate esempi: Stai diventando grande: come i tuoi fratelli e sorelle, come i tuoi cugini… anche noi, mamma e papà, eravamo emozionati il primo giorno di scuola… e questo è bello e normale.
– Spiegategli/le con parole semplici che è in grado di capire (e solo voi genitori sapete quali possano essere) la situazione Covid e ciò che comporterà per loro, come per esempio l’uso delle mascherine.
“Serve per proteggere te e gli altri… ma ricorda che sei assolutamente libero di parlare, di esprimerti, di dire alle insegnanti ciò che senti, che provi, ciò di cui hai bisogno. Anche di piangere, se ti verrà di farlo. La libertà è qualcosa che sta qui e qui (indicate la testa e il cuore). E tu sei libero e molto amato e sempre protetto da noi”.
Ribadire ai bambini di essere amati e protetti non è mai troppo.
Devono poter “uscire di casa” sapendo che non sono soli ma lo sguardo di mamma e papà e il loro amore li accompagna sino al rientro da scuola. Quando torneranno nell’ambiente familiare amato e conosciuto.
– Anticipate al bambino che la sera del primo giorno di scuola, ci sarà per cena il suo piatto preferito e poi magari un dolce. Un modo per festeggiare un giorno così importante.
L’impatto con la scuola verrà mediato anche (non solo, ovviamente) da come voi lo preparerete, dal bagaglio affettivo con cui entrerà a scuola il primo giorno.
Durante il primo mese di frequenza siate attenti a variazioni di abitudini e comportamenti del vostro bambino.
Qualche esempio:
– Variazioni nel sonno (continua a dormire bene? Oppure, ha sempre avuto un sonno contratto e discontinuo e continua ad averlo)
– Ha ripreso a fare la pipì a letto?
– Mangia con lo stesso appetito di prima o no?
– Va in bagno regolarmente come prima? Oppure era un po’ stitico/a e continua ad esserlo.
– Qualche volta si fa la cacca addosso? In quale contesto o momento: a casa, a scuola, al mattino, durante la notte.
– Com’è il suo umore?
– Cosa ci racconta al suo rientro da scuola? E’ contento di andarci? Si trova bene con i compagni di classe? Ha qualche amico/amica preferito/a?
– Cosa racconta delle maestre?
Se il vostro bambino è timido o riservato, o semplicemente poco incline al raccontarsi, aiutatelo voi a farlo con domande semplici e piene di affetto e interesse sincero.
E’ normale che un passaggio così importante possa causare un iniziale disorientamento.
Tuttavia, se doveste notare cambiamenti di abitudini, umore e comportamento che perdurano, parlatene con il pediatra innanzitutto e poi con le insegnanti.
Allego il link di un documento ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute che potrebbe esservi utile: Indicazioni strategiche ad interim per la prevenzione e il controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (a.s. 2021-2022).
A pag. 32 troverete le linee guida specifiche, misure di prevenzione e contrasto, per Servizi Educativi dell’Infanzia e Scuole Primarie. Interessante notare come venga sottolineato che:
“In linea generale deve essere evitato che i bambini siano semplicemente divisi e separati da barriere e divieti, perché tale separazione impatta negativamente sulla crescita e sulla salute mentale, sviluppando forme di paura del contatto fisico, di quello emotivo e della condivisione.
L’organizzazione delle attività finalizzate a prevenire il contagio dovrà essere effettuata con la massima cautela per evitare che determini conseguenze negative per la salute mentale dei bambini, essendo il contatto e la vicinanza elemento fondamentale per la relazione e il loro sviluppo psicofisico.”
Per concludere, lo dico sempre ai genitori e alle mamme ai quali faccio Parent Consulting: per quanto sempre utile e interessante, non è necessario leggere manuali di pedagogia.
La cosa più importante è CONOSCERE il vostro bambino/la vostra bambina. Conoscerne il carattere e le inclinazioni e OSSERVARLO/A. Non far mancare mai il sostegno e l’affetto.
Iniziate a coltivare un dialogo con lui, adattandovi alle sue modalità ma parlando di questioni importanti che lo e vi riguardano.
E, qualora aveste dubbi circa il suo benessere psicofisico, parlatene con chi vi può aiutare. La prima figura di riferimento, che conosce lui e voi, è il pediatra.
E, infine, godetevi anche voi, il primo giorno di scuola del vostro bambino.
Vedi anche: I vantaggi delle Terapie online