Depressione invernale (come riconoscerla, come curarla)

(DEFINIZIONE, TEORIE ACCREDITATE, CRITERI DI DIAGNOSI E LINEE GUIDA PER LA TERAPIA: se le conoscete già potete saltare direttamente al punto 2- CONSIDERAZIONI)

La depressione invernale  o Winter blues (malinconia invernale) è un disturbo ufficialmente riconosciuto dal 1994 e denominato Disordine Affettivo Stagionale (SAD, Seasonal Affective Disorder).

Di cosa si tratta?

Le ipotesi più accreditate partono da un’evidenza legata al cambio stagionale.

Quando in autunno le ore di luce diminuiscono, il sistema nervoso ne risentirebbe alterando i livelli di serotonina che influisce, come è noto, sul tono dell’umore.

E spesso, l’arrivo dell’inverno peggiora la situazione.

Inoltre si sostiene anche  un importante coinvolgimento della melatonina, un ormone naturale che regola il ciclo del sonno.

Alcuni dei principali sintomi della SAD sono:

– umore deflesso e perdita di interesse nei confronti delle abituali occupazioni della vita. Gli altri sintomi riguardano il fatto di sentirsi meno attivi del normale. Anche il sonno può essere alterato.

Questi episodi depressivi tendono a ripresentarsi con cadenza stagionale, nello stesso periodo dell’anno, in genere durante l’inverno, appunto, stagione in cui siamo meno esposti alla luce solare.

La ridotta esposizione ad essa sembrerebbe essere la causa principale  della “depressione invernale”.

Di solito, con l’avvicinarsi della stagione primaverile i sintomi tendono a regredire per poi scomparire sino all’anno successivo.

Non è semplice fare diagnosi di SAD poiché ci sono altri tipi di depressioni con una sintomatologia simile.

Pertanto se avete il dubbio di soffrirne, rivolgetevi innanzitutto al vostro medico curante.

Conosce voi e la vostra storia clinica e potrà fare una prima valutazione volta a capire le condizioni psicofisiche in cui vi trovate.

Vi farà domande per comprendere meglio il tono del vostro umore, lo stile di vita, le abitudini alimentari e del sonno e gli eventuali cambiamenti stagionali nel vostro modo di sentire e di pensare.

Per diagnosticare la depressione si deve considerare:
quali sono i sintomi
quanto sono severi
da quanto tempo durano
quale è il loro sviluppo nel tempo
quanto tali sintomi incidono sulla vostra vita.
E infine vi saprà dare delle indicazioni terapeutiche precise.

Le linee guida internazionali raccomandano di trattare la SAD

Esse potrebbero essere:

– una psicoterapia associata o meno ad una farmacoterapia.

– La terapia della luce (Light Therapy) spesso usata per il trattamento terapeutico della SAD. Prevede una specifica forma di esposizione alla luce. Ma prima di rivolgersi a tale tipo di trattamento, parlatene con il vostro medico.

2 – CONSIDERAZIONI

Innanzitutto, NO PANIC.

Ricevere la diagnosi di una SAD non è qualcosa che dovrebbe farvi precipitare in una situazione di ulteriore angoscia. La SAD, per quella che è la mia esperienza clinica, difficilmente si presenta in forma severa e risponde bene alla psicoterapia. Spesso viene utilizzata anche la farmacoterapia ma con psicofarmaci  a dosaggio medio  (a volte persino basso) senza particolari effetti collaterali.

La Light Therapy viene utilizzata soprattutto in Paesi nordeuropei dove la luce, durante la stagione invernale, scarseggia o non c’è per lunghi periodi.

Tuttavia, già circa 25 anni fa circa, a Vienna erano in commercio lampade che simulavano la luce naturale (da accendere in casa come normali lampade). Esse venivano suggerite – a volte letteralmente prescritte –  da specialisti ai pazienti  per curare depressioni stagionali correlate alla carenza di luce solare.

Attualmente, esse sono in commercio  o comunque reperibili anche in Italia.

Pertanto, prima di pensare alla Light Therapy, mi sento di suggerire dei piccoli accorgimenti di buon senso: in casa utilizzate lampadine a luce calda. Ne esistono di ogni tipo e sono a basso consumo.

La luce bianca è affaticante per la vista e stressante per  il Sistema Nervoso.

Sembra una cosa banale ma riveste un ruolo essenziale per il nostro benessere psicofisico.

Infine:  è vero che la SAD regredisce con l’arrivo della primavera. Tuttavia, una delle fasi più delicate è proprio il passaggio di stagione quando a giornate ancora invernali si alternano giornate assolate e più tiepide.

Il Sistema Nervoso si “confonde “perché  verifica un alternarsi irregolare di  una luce morbida e piacevole e di un’altra ancora invernale.

In questa precisa fase, potrebbero manifestarsi dei sintomi ansiosi. Anzi, è piuttosto frequente.

Pertanto, non scoraggiatevi. Sono sintomi transitori, non significa che stiate peggiorando. E possono essere ben gestiti all’interno di una psicoterapia magari attraverso l’apprendimento di tecniche di rilassamento.

Vedi anche: Psicoterapia online

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